lunedì 27 febbraio 2012

I salari più miseri del continente

Ogni volta che il governo Monti deve dare una mazzata pesantissima ai lavoratori o ai pensionati si giustifica sempre con lo stesso argomento: l’Europa. Lo dobbiamo fare per metterci al livello dell’Europa, per salvare l’Europa, per restare in Europa, perché ce lo chiede l’Europa.Però l’Europa bisogna ricordarsela sempre, non solo quando fa comodo. Non è che si può strillare “Europa, Europa” quando si parla del debito pubblico e fare finta di niente quando viene fuori che i salari dei nostri lavoratori sono quasi i più miseri del continente. I tedeschi guadagnano quasi il doppio degli italiani ma anche nei Paesi che si trovano in difficoltà quanto e più di noi, come la Spagna e addirittura la Grecia, alla fine del mese i lavoratori incassano una busta paga migliore.Se l’Europa è il modello e l’esempio, deve esserlo anche quando di parla di occupazione femminile, che in Italia è fra le più basse, e giovanile, dove la situazione da noi è ormai da emergenza assoluta, con il 27,8% di disoccupazione giovanile contro il 21,1% della media europea.La situazione del lavoro non è meno grave di quella del debito pubblico. Basta uscire dalle proprie belle case o dalle aule universitarie per sentire a che punto è arrivata la disperazione. Solo in questo week end si sono uccisi un elettricista appena licenziato a Sanremo e un imprenditore rovinato a Firenze. Questa stessa mattina a Udine due operai senza stipendio da mesi si sono arrampicati su una gru e minacciano di buttarsi di sotto.E’ ora che il governo inizia a preoccuparsi di essere degno dell’Europa anche quando si tratta di stipendi, di occupazione e di aiuti alle imprese. Bisogna che intervenga perché le banche riaprano il credito alle piccole e medie imprese, riduca la tassazione per le imprese che investono in Italia e che danno lavoro a tempo indeterminato, che avvii una lotta radicale alla precarietà.L’Europa è questa, non solo quella del rigore, delle banche e degli interessi finanziari. (www.antoniodipietro.it)

Nessun commento: