venerdì 17 febbraio 2012

L'inferno di Adriano

Ora si capisce bene perché Celentano voleva sul palco Beppe Grillo.

Adriano e Beppe hanno la stessa vocazione furbo-adolescenziale a non tener conto della complessità. La stessa eloquenza proto-Savonarola che in nome della verità (presunta) perde di vista la realtà (vera) delle cose. Lo stesso muoversi falso-umile sui principi popolari facendo finta di non sapere quanto quei principi siano in relazione con le asprezze del vivere umano in carne ed ossa.

Intendiamoci, il molleggiato ha ragione. E’ una gran brutta vita, la nostra, con tutto questo spread e tutte queste guerre.

Solo che il modo migliore per farla restare tale è la predicazione che invocando il paradiso si tiene questo inferno. Mentre sarebbe un po’ più utile cercare quello che in questo inferno non è inferno. E farlo durare. E dargli spazio. (Marco Bracconi http://bracconi.blogautore.repubblica.it/)

Nessun commento: